Digital Services Act (DSA)

Il 25 agosto, non è stata una data qualsiasi per il mondo digitale europeo.
È stato il giorno in cui l’Europa decide di comandare. È stato il giorno del Digital Services Act (DSA). Tutte le grandi piattaforme, TUTTE, sono ora chiamate ad adeguare i propri sistemi alle nuove e audaci regole. Ecco le regole del nuovo mondo (se applicate, sarà davvero un nuovo mondo):

– Algoritmi Svelati: le piattaforme devono rivelare come funzionano i loro algoritmi, soprattutto in termini di classificazione dei contenuti e pubblicità.

– Stop alla Digital Jungle: si intensifica la caccia a contenuti dannosi e fake news. Le piattaforme sono chiamate ad agire rapidamente e in modo efficace (e diventano responsabili se non lo fanno!).

– “I piccoli” in prima fila: Proteggere i più giovani non è più un’opzione, è un dovere. Strumenti ed impostazioni più semplici per garantire un ambiente online più sicuro.
Devono garantirlo… Capito?

– Addio alla profilazione indiscriminata: le piattaforme dovranno prevedere procedure chiare e semplificate per abbandonare le stesse piattaforme (compresa la raccolta dati utilizzata per la profilazione) ed anche semplicemente per chiedere la cancellazione del nostro storico di profilazione.

– Termini di servizio: non possono essere nè nascosti nè in linguaggio complesso: da oggi devono essere chiari, comprensibili e senza sorprese.

– Un’occhiata al futuro: le piattaforme avranno dei compiti: dovranno costantemente valutare i rischi sistemici dell’uso delle stesse, come la diffusione di disinformazione o l’impatto sulla salute mentale degli utenti.

– Sanzioni: chi non rispetta le nuove regole potrebbe subire sanzioni fino al 6% del fatturato globale. Si, globale.

E Ora? Mentre ci prepariamo a questo nuovo capitolo, molte domande rimangono aperte. Ma la mia domanda è principalmente una: sarà in grado l’Europa di controllare la reale applicazione di queste norme?